Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”
Istituto Superiore di Studi Musicali

Concerti ed eventi

IL SENSO DELLA MUSICA
Giovedì 16 Novembre 2023 | ore 18.00
PRESENTAZIONE DEL LIBRO "Alla Signoria Vostra Illustrissima. La dedica nei libri di Musica stampati in Italia tra Cinquecento e Seicento" di Marco di Pasquale

Giovedì 16 novembre 2023 | ore 18:00 | Chiesa di San Domenico
Ingresso libero


PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Marco Di Pasquale, Alla Signoria Vostra Illustrissima. La dedica nei libri di Musica stampati in Italia tra Cinquecento e Seicento, Lim, Lucca, 2023

A cura di Ivano Cavallini
Concerto di musiche rinascimentali e barocche

GIAN PAOLO CIMA
Sonata a tre da Concerti Ecclesiastici
(Milano 1610)

SALOMONE ROSSI
Sonata prima detta la Moderna da Il terzo libro de varie sonate…
(Venezia 1623)

DARIO CASTELLO
Sonata terza a due violini da Sonate concertate in stil moderno ... libro secondo
(Venezia 1629)

TARQUINIO MERULA
La Pochettina da Sonate concertate … Libro terzo Opera XII
(Venezia 1637)

Martina Pettenon violino barocco
Martin Laxman violino barocco
Caterina Colelli violoncello barocco

La dedica nel libro per musica della prima età moderna è un dispositivo votato ad assolvere funzioni plurime, che regolano i mutevoli rapporti tra il compositore, il patrocinatore e l’editore. Con flemma certosina, Marco Di Pasquale ha schedato migliaia di esemplari per rispondere a tre quesiti fondamentali: chi dedica? chi sono i dedicatari? Cosa si dedica?

A scanso di equivoci, il libro non contempla nuove descrizioni di una modalità del mecenatismo in Italia, ma offre una tassonomia sinora intentata di un fenomeno nel quale si incrociano, e talvolta si elidono, i desiderata di chi entrò nel vivace agone della musica a stampa tra il 1540 e il 1630, per motivi di promozione sociale o di autorappresentazione.

I richiami alle regalie delle corti, alla protezione delle gerarchie ecclesiastiche o di ricchi amministratori, lasciano intendere che la dedica nel libro per musica svolse un ruolo di paratesto eteronorno assai più complesso rispetto a quello della dedica letteraria. La maggiore mobilità del suo statuto si definisce in ragione di un’arte allografica, in cui il suono e l’evento costituiscono la forma concreta e al contempo effimera dell’opus, e riportano al centro dell’attenzione la pesatura del valore dello scritto in omaggio o dell’epigrafe, dato il fatto che la notazione ha un quoziente informativo assai limitato. Dopo il frontespizio i testi eccellenti descrivono il carattere della musica. Molti altri comunicano una interlocuzione ellittica, la quale trascende i particolari e indebolisce lo sforzo di decrittare il gioco delle parti, in specie quando si appropria di citazioni carpite alla mitologia, alla tropologia biblica o alla storia antica, con la consueta garniture di figure retoriche più o meno eloquenti.

Per mezzo di una raffinata scomposizione del sistema di tale paratesto, spesso utilizzato come fonte per illuminare le biografie dei compositori, il libro disvela le intenzioni che si celano dietro il non detto, o illustra le cause di quanto è stato censurato. Uno scrupoloso lavoro di démontage che ribadisce con forza la volontà dell’autore di esaminare le finalità della musica a stampa, nelle fasi che precedono e seguono il suono.

IVANO CAVALLINI
Ivano Cavallini (PhD), già professore di Storia della musica al Conservatorio di Trieste e di Musicologia all’università di Palermo, è membro dei comitati scientifici dei periodici Recercare (Roma), Arti Musices (Zagabria, HR), De Musica Disserenda (Lubiana, SLO). Nel 1998 ha vinto il premio “Città di Iglesias” con il libro Il direttore d’orchestra: genesi e storia di un’arte (Venezia, Marsilio, 1998; Milano, Curci, 2023). Dal 2002 al 2007 è stato membro del comitato scientifico della Fondazione Levi di Venezia. Nel 2012 ha ricevuto la nomina di membro onorario per meriti scientifici dalla Società Croata di Musicologia. Nel 2020, con la plaquette Fango pannonico: un paradigma populista per Miroslav Krleža (Edizioni Università di Trieste), ha ricevuto il premio Francesco Carbone-Experimenta Saggistica d’Arte. Si occupa di incidental music, di storiografia della musica e dei rapporti tra la musica italiana e i paesi slavi dell’Europa Centrale.